Tutto pronto per le tre liste civiche: Gatti la 'battezza', Brucchi la stringe, Dodo la prepara

TERAMO –  Il dado è tratto per la lista civica che l’assessore regionale Paolo Gatti ha disegnato per la competizione alle prossime amministrative. Amministrative dove spicca la forte componete civica che si propone di spogliarsi delle ingessature dei partiti ormai invisi agli elettori come le percentuali dell’astensione hanno dimostrato. A Teramo per il centrodestra ci saranno tre liste civiche in appoggio alla candidatura uscente di Brucchi: una che fa riferimento al sindaco, una che fa riferimento all’assessore "moderato" Di Sabatino che di supporto a quella tradizionale dell’Udc e quella appunto di "Futuro in". Nuovo logo, candidati e uno scheletro progammatico di quest’ultima sono stati definiti ieri nel corso di una cena con i suoi "fedelissimi" al ristorante La Stazione di Teramo e cui ha portato un breve saluto anche il governatore Gianni Chiodi. L’ìassessore Gatti non si è sbottonato sulle candidature, se non per riconfermare gli uscenti: gli assessori Piero Romanelli e Rudy Di Stefano e i consiglieri comunali Franco Fracassa, Ezio Torelli, Antonelle De Luca, Giovanbattista Quintiliani, Silvio Antonini e Alfredo Caccioni. Tra le new entry aspiranti ai banchi dell’asssise civica ci sono poi due nomi attinti dalla Provincia: Emiliano Di Matteo ed Eva Guardiani. Simbolo e rosa dei nomi verranno ufficializzati entro i primi di novembre nel corso di una conferenza stampa, per ora l’assessore si limita a dire che la componente femmnile sarà robusta oltre che particolarmente "aggressiva". "Molte conferme  – dichiarato Gatti – ma anche tante novità. Mi fa piacere osservare che molti nomi provengono da candidature spontanee di cittadini che mi hanno offerto il loro contibuto e che sono stati valutati sulla base dell’entusiasmo, della serietà, del profil e ovviamnte della capacità di attrazione elettorale". "Ci siamo mossi con anticipo proprio per dare il segno dell’impegno nella costruzione di un progetto che non può ridursi a una lista di nomi improvvisata alla vigilia delle elezioni".